Storia pettegola di Venezia ha vinto il primo premio alla settima edizione del premio Gian Antonio Cibotto a Lendinara, domenica 22 settembre 2024 nell'ottocentesco Teatro Ballarin.
Questa la motivazione:
Il Primo Premio per la Saggistica Edita viene conferito all'Opera «Storia Pettegola di Venezia» (Newton Compton) di Luca Colferai con la seguente motivazione:
Giornalista, scrittore, editore, direttore responsabile della rivista online Il Ridotto di Venezia, art director e Gran Priore della Compagnia de Calza «I Antichi», la più antica associazione del Carnevale di Venezia, Luca Colferai possiede una penna arguta, ironica e sapiente. Ha al suo attivo importanti pubblicazioni edite da Newton Compton ed è un vero e grande esperto della storia di Venezia. Questo suo saggio è una affascinante antologia di «aneddoti privati e pubblici personaggi scelti: esemplari di importanti momenti della storia di Venezia dal Medioevo alla prima metà del Novecento».
Leggere le pagine di questo stupendo saggio ci fa conoscere la dogaressa bizantina Maria Argura, il letterato Pietro Aretino, la seducente Bianca Cappello, la nobildonna Cecilia Zen Tron, la ballerina dogaressa per amore Margherita Dalmaz, e tantissimi altri stravaganti personaggi: poeti, marchese, dogi... C'è di tutto tra queste pagine: amore, tradimenti, storie piccanti, maldicenze... C'è l'anima di Venezia.
Lendinara 220-09-2024
Il Presidente
Angioletta Masiero
Il libro Storia Pettegola di Venezia ha vinto il primo premio per la saggista nel concorso letterario «Cristina Campo» a Rovigo. Queste le motivazioni della presidente del premio, Angioletta Masiero:
Lo definirei un libro «magico» questo saggio straordinario di Luca Colferai che ci regala un'antologia di aneddoti privati e pubblici, di viaggi avventurosi, di scandali, amori e tradimenti, di feste nei palazzi veneziani più eleganti. Le storie intime si intrecciano con le vicende di Venezia dal Medioevo al Novecento. Ce n'è per tutti i gusti in questo saggio che ci racconta le «ciacole» più interessanti emerse dalle cronache veneziane. Dalle piccanti storie su Bianca Cappello, alle dicerie su Pietro Aretino, da Giacomo Casanova spia per il Consiglio dei Dieci alle follie della bellissima marchesa, la femme fatale Luisa Casati Stampa. È un mondo di notizie, fatti, personaggi che emerge grazie alla penna fantastica e arguta del Gran Priore della Compagnia de Calza «I Antichi», il giornalista, scrittore e art director Luca Colferai.
Il concorso letterario «Cristina Campo», giunto alla seconda edizione, è dedicato alla scrittrice, poetessa e traduttrice Vittoria Maria Angelica Marcella Cristina Guerrini (1923 – 1977) nota con lo pseudonimo di Cristina Campo.
Un altro! Ho vinto un altro primo premio, all'11.esima edizione del concorso La Locanda del Doge, questa volta tenuta nello splendido Teatro Sociale Eugenio Balzan di Badia Polesine. Il teatro è soprannominato «la piccola Fenice del Polesine» perché, sebbene di fuori sia alquanto modesto, dentro è un delizioso gioiello ottocentesco, splendidamente restaurato.
Il Primo Premio per la Saggistica Edita viene assegnato all'Opera «Le case straordinarie di Venezia» (Newton Compton Editori) di Luca Colferai con la seguente motivazione:
Giornalista, scrittore, editore, direttore responsabile della rivista Il Ridotto di Venezia e art director editoriale, veneziano doc, Luca Colferai, Gran Priore dell'associazione culturale Compagnia de Calza «I Antichi», ci introduce, con questa sua stupenda opera, nelle case e nei palazzi veneziani. Ci racconta le passioni, i segreti, gli amori, gli intrighi, le congiure che le mura delle antiche dimore hanno nascosto per secoli.
Un libro dal fascino avvolgente che ci accompagna in un viaggio straordinario tra calli suggestive e nobili dimore di veneziani, artisti, guerrieri, avventurieri. Grazie alla magica penna dell'autore scopriamo storie legate a figure illustri: Daniele Manin, Giovanni Battista Albrizzi, Angelo Roncalli, Antonio Canova, George Sand, Gabriele D'Annunzio, Giacomo Casanova, Ugo Foscolo, Antonio Vivaldi e tantissime altre.
Un saggio prezioso che svela i segreti dei luoghi che hanno fatto grande Venezia. Assolutamente da leggere.
Badia Polesine, 15-10-2023
Il Presidente
Angioletta Masiero
Secondo premio per la saggistica alla prima edizione del concorso internazionale «Cristina Campo» di Rovigo.
Breve storia di Venezia ha vinto il primo premio per la saggistica nel quinto concorso intitolato a Gian Antonio Cibotto a Lendinara (Rovigo). Cibotto fu scrittore, giornalista, critico teatrale, direttore teatrale e critico letterario di notevole influenza sulla cultura veneta del Novecento.
Questa la motivazione, nelle parole del presidente, la giornalista e scrittrice Angioletta Masiero: Luca Colferai «ci regala, con questa sua opera, un viaggio affascinante in una Venezia che ci cattura; un viaggio tra il mito e la storia, tra la fantasia e la realtà. Trecentocinquanta pagine fluide, intriganti, ammalianti, pagine che ci raccontano con stile brillante, vivace, mai monotono, la storia di una città unica al mondo. Dalle origini romane della città all'inizio della supremazia sui mari, dalla Repubblica all'annessione al Regno d'Italia, fino ai giorni nostri. Un saggio splendido che si legge come un romanzo».
Il premio è stato conferito dalla giuria composta dallo scrittore e poeta Rodolfo Vettorello (presidente onorario) dal regista televisivo Andrea Menaglia (direttore artistico), Vittorio Spampinato (presidente editoriale), Paolo Avezzù (presidente comitato d’onore), Angioletta Masiero (presidente di giuria e organizzatrice), Francesca Zeggio (assessore alla cultura del Comune di Lendinara e madrina dell’evento).
Il concorso è diviso in cinque sezioni (narrativa edita; saggistica edita; poesia edita e poesia inedita); è aperto a tutti e quest'anno vi hanno partecipato circa quattrocentosettanta autori con le loro opere.
Lendinara, antico centro in provincia di Rovigo, è affettuosamente definita l'Atene del Polesine per la sua notevole importanza culturale tra Seicento e Ottocento, favorita dalle attività agricole e manifatturiere. Gian Antonio Cibotto l'aveva scelta come sua città d'adozione, attribuendosi scherzosamente il finto titolo nobiliare di «conte di Lendinara».
(Nelle immagini: l'autore riceve il premio da Angioletta Masiero; la motivazione del primo premio per la saggistica.
Il Premio Isola d'Elba intitolato ad Alberto Brandani, storico presidente del Premio Brignetti, assegnato al romanzo I Misteri di Porto Longone di Roberto Bianchin e Luca Colferai, pubblicato da I Antichi Editori. La cerimonia al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio nell'ambito del premio letterario Brignetti. Un libro che è diventato un audiolibro, un cortometraggio e uno spettacolo teatrale, con la partecipazione di personaggi realmente esistenti che si mescolano a personaggi di fantasia.
Il romanzo “I Misteri di Porto Longone”, best seller della scorsa estate, firmato dagli scrittori veneziani Roberto Bianchin e Luca Colferai, e pubblicato da “I Antichi Editori”, è risultato vincitore del “Premio Isola d’Elba” intitolato ad Alberto Brandani, manager, politico e uomo di cultura scomparso l’ottobre scorso, che per decenni è stato l’anima generosa e appassionata del Premio Letterario Brignetti, e ha grandemente contribuito alla sua affermazione facendone uno degli eventi più apprezzati e autorevoli del panorama letterario internazionale.
E proprio all’interno del Premio dedicato alla figura dello scrittore Raffaello Brignetti (1921-1978), vincitore del Premio Viareggio nel 1967 e dello Strega nel 1971, e assegnato quest’anno ad Alessandro Zaccuri con il romanzo “Poco a me stesso” (Marsilio), in occasione della cinquantesima edizione è stato istituito il Premio Brandani, assegnato al giallo storico di Bianchin e Colferai che affonda le radici ai tempi del soggiorno di Napoleone nell’isola, e che è interpretato da un bizzarro investigatore soprannominato “Il Maigret dell’Elba”. La cerimonia di premiazione è avvenuta nel corso di un’affollata serata di gala condotta da Attilio Romita nello storico Teatro dei Vigilanti di Portoferraio, edificato da Napoleone Bonaparte nel 1815. La targa “Alberto Brandani” è stata consegnata dal Lions Club Isola d’Elba a Roberto Bianchin, che intervistato dall’attrice Valeria Altobelli, ha illustrato genesi e motivazioni del libro.
Il Comitato Promotore del Premio, ha spiegato il suo presidente, Roberto Marini, ha deciso di assegnare il Premio Isola d’Elba - Alberto Brandani al romanzo “I Misteri di Porto Longone”, “per il contributo dato alla diffusione della conoscenza della storia, della cultura e delle bellezze dell’isola”. Il libro, nato da un’idea di un professionista elbano ma veneziano di origine, Marino Sartori, è infatti interamente ambientato all’isola d’Elba, e mescola personaggi di fantasia ad altri realmente esistenti, in un affascinante gioco di specchi e di rimandi in cui “se non tutto è vero, molto è verosimile”, come ha scritto nella postfazione lo storico Giuseppe Massimo Battaglini, direttore del Centro Nazionale di Studi Napoleonici.
Un libro cui la popolazione dell’Isola d’Elba ha risposto con favore, e che sulle ali dell’entusiasmo si è fatto in tre: è diventato infatti uno spettacolo teatrale, che ha debuttato al chiostro del Centro culturale De Laugier a Portoferraio, e per iniziativa di un imprenditore dell’isola, Marcello Bargellini, sempre attento ai fatti culturali come alle problematiche sociali, si è trasformato in un audiolibro, realizzato negli studi veneziani di Piero Fontana con la splendida voce dell’attrice Sandra Mangini, in modo da consentirne l’ascolto anche alla popolazione ipovedente.
Sempre per la produzione del “Centro Ufficio Elba” di Marcello Bargellini, dal libro è stato tratto anche un cortometraggio, dallo stesso titolo, girato interamente all’Isola d’Elba, diretto da due giovani registi, Michael Monni e Matteo Sardi, e interpretato dagli attori Pierpaolo Quagliotti, Franco Giannoni, Marco Prianti, Alice Frateschi, Renzo Fabbri, Franco Boschian.
Un poker, insomma, uscito dalla stessa storia: un romanzo, un audiolibro, un cortometraggio e uno spettacolo teatrale, che danno dell’isola d’Elba “un’immagine vera, profonda, non convenzionale, lontana dalla retorica e vicina alla vita”, riuscendo a trasmettere emozioni uniche, e a rendere, sulla pagina scritta come nelle immagini filmate e nei testi parlati, tutta l’atmosfera di quella che Alberto Brandani definì, in un suo scritto, come “un’isola silente che affascina per il senso di profonda pace”.
Lo spettacolo teatrale tratto dal libro, e che porta lo stesso titolo, ha vinto il primo premio nella sezione teatro del Concorso Letterario Internazionale “Locanda del Doge” di Rovigo, edizione 2022.